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 Anne Negre non ha potuto partecipare all'incontro online di sabato 5 febbraio per i cento anni della FILDIS. Ha però inviato un video, visibile a questo indirizzo: 

https://drive.google.com/file/d/1WXs-uLNl91uEgbbqmoWe0AP99f76i0fm/view?usp=sharingrafo



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https://uweboard.wordpress.com/2022/02/05/2022-marks-100-years-of-the-italian-federation-of-women-graduates-fildis/


This year the Italian Federation of Women Graduates (Federazione Italiana Laureate e Diplomate Instituti superiori), member of University Women of Europe (UWE) is celebrating 100 years.


FILDIS was established in Rome in 1922 under the presidency of the philosopher Isabella Grassi who firmly believed that personal commitment, including international ones within associations, “raised women culturally, socially and spiritually“; it is present on the national territory with 12 local FILDIS sections; the activity was suspended from 1935 to 1944 due to disagreements with the fascist government, it was reactivated in 1945 under the guidance of Prof. Libera Trevisani Levi Civita.


FILDIS was awarded a special medal by the President of the Italian Republic Giorgio Napolitano for its 90th anniversary; It is part of the Lazio Regional Women’s Council, the Network for Equality, the CNDI Regional Coordination, the Joint Action for Equal Democracy, collaborates with other women’s associations that also operate at national and international level and with the “Female Toponymy” group, included in the Permanent Workshop: THE HISTORICAL CITY FROM A GENDER POINT OF VIEW.


Starting from December 7, 2019, the legal seat is in Syracuse. To celebrate the centenary, the members have decided to remember the past years with events in which they will trace the path of FILDIS from 1922 to today. The first meeting has been held online this Saturday 5th February. Professor of History of Political Doctrine, Fiorenza Taricone, past National President, honorary member and the author of the book ‘A mosaic tile’ dedicated to the history of the Italian Federation reminded the past moments of FILDIS from 1922 to 1992, tracing its profile since the early years of its establishment.


Together with other members, she begun to write a second volume that talks about their commitment during the last 20 years, until today. “The Statute is an example of mature and participatory democracy. Our attention is also turned to women who come from other countries and to the needs of their children, their families, to the need for a fruitful school-family collaboration. This is why we are available to listen, to take care of situations at risk and we are committed to teaching foreign mothers the Italian language that we consider a vehicle of affection in our country which should put in place a real form of welcome”.


In the archives of International Federation of University Women (IFUW) in Amsterdam, FILDIS was present at the 1st AGM in London and signed the documents when UWE was founded in 1981. Congratulations on this milestone celebration!


Roxana Elena Petrescu | 5 febbraio 2022 alle 1:04 PM | Etichette: 100 years, centenary, Fildis, Italian Federation of Women Graduates, university women of europe | Categorie: Uncategorized | URL: https://wp.me/p3nD7E-63z




 COMUNICATO STAMPA

 

In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani, Seminario #Donne (in)Visibili_ il documentario delle donne tra Storia Informazione e Cinema del reale, promosso dalle associazioni Alef Leadership & Empowerment Femminile e Gi.u.li.a Giornaliste, con la Casa Internazionale delle Donne presentano il film documentario “La storia vergognosa. Cuntu d'amore e di riconoscenza all' Umile Italia”, scritto e diretto dalla documentarista siciliana Nella Condorelli. Con il patrocinio e l'adesione Fondazione Nilde Iotti, Rete per la Parità, Cinecittà Luce, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Nastri d'Argento Sindacato Nazionale Giornalisti

Cinematografici. Alla proiezione, con i saluti e l'introduzione di Gabriella Anselmi, Silvia Garambois e Angela Ronga, seguirà dibattito con gli interventi programmati di Piero Bevilacqua, Maria Rosa Cutrufelli, Laura Delli Colli, Rosanna Oliva, Vincenzo Vita, Nella Condorelli, modera Roberta Lisi.

Conclude Livia Turco. Sarà presente l'attrice protagonista Enrica Rosso. 


ROMA, CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE, Via della Lungara VENERDI 10 DICEMBRE 2021, ore 17:30

 (la sala sarà aperta dalle ore 16:30 per l'inizio accoglienza nel rispetto delle norme anticovid)

 

Dedicato alla Grande Emigrazione italiana tra il 1880 ed il 1925, quando più di cinque milioni di nostri connazionali, uomini, donne, bambini e bambine, emigrarono da quasi tutte le regioni del Nord e del Sud, Veneto e Sicilia in testa, “La storia vergognosa” è un affresco dell'Italia a cavallo tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, visto attraverso il fenomeno più significativo del periodo, l'emigrazione di massa verso il continente americano. Una pagina di storia sociale e politica poco raccontata, ricostruita dalla regista documentaristica Nella Condorelli con l'aiuto di documenti anche inediti e di uno straordinario materiale di repertorio rintracciato in archivi audiovisivi nazionali ed internazionali quali Cinecittà Luce, British Film Institut, Cinèmateque Royale du Belge, Library of Congress di Washington, Museo Nazionale del Cinema di Torino, AAMOD, Critical Past.


Incrociando lo sguardo sull'una e sull'altra riva, il docufilm indaga le ragioni e le pagine più censurate di questo vero e proprio esodo nazionale che, a trent'anni dall'Unità, praticamente svuotò l'Italia rurale trasferendo aldilà dell'oceano interi paesi contadini, a nord come a sud.

Girato in Sicilia, tra i boschi di betulle dell'Etna e il Teatro Coppola di Catania dove sono ambientate le scene fil rouge – l'incontro di Fiorella, giovane italoamericana di terza generazione, con Mnemosina, la capa degli artisti ambulanti che sta preparando uno spettacolo sulla Grande Emigrazione -, il film risale la storia di due generazioni, l'impatto con la prima rivoluzione industriale, la povertà, la fatica, il lavoro, la voglia di riscatto sociale, partenze e ritorni, l'identità e l'integrazione, ma anche gli stereotipi e le discriminazioni subite che accendono lampi sulla comprensione degli eventi migratori di oggi.

A “cuntari”, a raccontare, sono soprattutto le donne, di “madre in figlia”, Norina, Maddalena, Provvidenza, Francesca, Fiorella..., che illuminano una pagina di storia ancora più invisibile, la Grande emigrazione femminile di cui non si parla mai.


Premio del Pubblico Visioni dal Mondo Festival Internazionale del Documentario 2020, finalista nella sezione Docufiction Nastri d'Argento 2021 e nella sezione Miglior Film Straniero LASA Latino American International Film Festival Society of Arts, La storia vergognosa. Cuntu d'amore e di riconoscenza all'Umile Italia è riconosciuto Film d'interesse culturale - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo-MIC. Prodotto da Factory Film in associazione con Istituto Luce Cinecittà, con la collaborazione tra gli altri dell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, della Sicilia Film Commission, del Consolato Generale d'Italia a Philadelphia, della Regione Lazio Cinema e Audiovisivo, e il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia in Paraguay e della FNSI, special thanks New York Women in Film & Television.

 

Nel cast, Leo Gullotta, Enrica Rosso, Evelyn Famà, Francesco Foti, Fiorella Migliore, Carmelo Rappisi, José Luis Ardissone, Matilde Politi, Alfio Antico. Montaggio di Bruno e Fabrizio Urso, fotografia di Vincenzo Condorelli AIC, musiche di Massimo Zamboni, Andres Laprida, Riccardo Samperi & Claudio Allia, Paolo Zarcone, colorist Ugo Laurenti, sonorizzazione del repertorio Valerio Sciré, trucco Antonella Muzzetta, produttrici esecutive Nella Condorelli (Factory Film) e Maura Cosenza( Luce Cinecittà).

Alla proiezione, con i saluti e l'introduzione di Gabriella Anselmi e Silvia Garambois  presidenti ALEF e GI.U.LI.A Giornaliste, e di Angela Ronga direttivo Casa Internazionale delle Donne, seguirà dibattito con gli interventi programmati dello storico Piero Bevilacqua, della scrittrice Maria Rosa Cutrufelli, di Laura Delli Colli presidente SNGCI Nastri d'Argento, di Rosanna Oliva presidente Rete per la Parità, di Vincenzo Vita presidente AAMOD, della regista Nella Condorelli. Modera Roberta Lisi, coordinatrice GIULIA Lazio. Conclude Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti.


Con la collaborazione dell'associazione Il Paese delle Donne, media partner Rivista Internazionale di CInema Luci e Ombre. Sarà presente l'attrice protagonista Enrica Rosso.

VENERDI 10 DICEMBRE 2021, ore 17,30,

CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE, Via della Lungara, ROMA

SALA CARLA LONZI

La sala sarà aperta dalle ore 16:30 per l'inizio accoglienza nel rispetto delle norme anticovid

INFO : Casa internazionale delle donne eventi@casainternazionaoledelledonne.org Carmen Di Vita info.factoryfilm@gmail.com  www.lastoriavergognosa.com  DONNE in.Visibili facebook.com/StoriaInformazioneCinemadelreale

Ingresso libero con sottoscrizione aperta. Obbligo green pas e mascherina.

Si consiglia la prenotazione inviando una email a info.factoryfilm@gmail.com

**** Seminario #DONNE (in)VISIBILI_il documentario delle donne tra Storia Informazione e Cinema del reale, promosso da Alef e GIULIA Giornaliste con l'adesione Cinecittà Luce, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.

Gruppo di lavoro Gabriella Anselmi Nella Condorelli (coordinatrice) Francesca Forleo Silvia Garambois Maria

Lombardo Dalila Novelli Alberta Maranzano *** https://www.facebook.com/Donne-inVisibili-107351798102116/



100 anni di un'associazione storica, Fildis - Intervista a Gabriella Anselmi
https://www.dropbox.com/s/ojvnnhu9ta2kg1o/G_Anselmi_Intervista_Fildis.mp4?dl=0




Fiorenza Taricone

Il dritto e il rovescio di Lina Cavalieri la donna più bella del mondo


https://bit.ly/3m9og2f


ALEF RINNOVATA SI PRESENTA
INTERVISTA A GABRIELLA ANSELMI

Il Paese delle Donne, rivista online, 9 AGOSTO 2020

Il recente rinnovo delle cariche ha portato alla presidenza di ALEF, Associazione per la Leadership & l’Empowerment Femminile, Gabriella Anselmi, già presidente della Federazione Italiana Laureate e Diplomate Istituti Superiori (Fildis) associata nel 1922 – data di costituzione dell'associazione – all’International Federation of University Women e cofondatrice nel 1981 dell’University Women of Europe. Le abbiamo chiesto di parlarci del vecchio e nuovo corso di un’Associazione finalizzata a temi di grande attualità e che la crisi attuale, non solo italiana, sulla quantità e qualità della rappresentanza femminile, rende urgenti.

L’Alef, sottolinea la Presidente, “è un’avventura iniziata da sei donne, a Roma, nel 2007 e che ha avuto fasi alterne. Nata in seno alle attività della Consulta femminile della Regione Lazio che aveva organizzato un corso di 40 ore annuali sulla leadership e l’empowerment femminile (2006) frequentato da una quindicina di donne tutte presidenti o delegate di associazioni/federazioni, il corso, con docenti Maria Cristina Lombardini e Giuseppe Pasero, è stato più che bello, eccellente". Gabriella Anselmi ricorda che dalla sua esperienza di docente formatrice e progettista ha sempre tratto l’idea dell’importanza e priorità delle relazioni, perciò rispolverando le sue attività ha lanciato la proposta di redigere un progetto formativo con il gruppo di corsiste interessate a mantenere in vita quell’esperienza trasformandola in Associazione con correlato progetto, risultato vincitore: “Azioni per la Leadership & l’Empowerment Femminile” in risposta ad un bando del FSE.
"Ricordo con emozione - continua Anselmi - il giorno in cui abbiamo consegnato gli Attestati alle nostre corsiste dopo un duro lavoro e una notevole produzione di materiali. L’Alef ha però poi subito un colpo gravissimo poiché il compenso stabilito per contratto è stato elargito solo al 10%, provocando un collasso economico ma anche per la nostra autostima, assertività, mancanza di riconoscimento dell’impegno profuso e dell’enorme lavoro svolto. Non abbiamo però sciolto l’associazione che ha continuato a essere in rete con Università, scuole e altro associazionismo collaborativo. Abbiamo al nostro attivo i nostri stessi curricola di persone antesignane nell’esaminare e proporre tematiche oggi molto gettonate e che hanno soprattutto messo in pratica per prime il mentoring e l’Osservatorio di genere. Abbiamo presentato il nostro progetto in un importante Convegno UWE tenutosi a Manchester (agosto 2008)dove è stato accolto con grande interesse e attenzione, in particolare per l’attività di mentoring oltre che per le tematiche della leadership e l’empowerment. Ora è giunto il momento di rimetterci in moto, includendo anche vecchie e nuove amiche care e professioniste eccellenti. Incrementare il numero delle socie è importante per lo scambio di saperi e di idee; per gli sbocchi ed il rafforzamento complessivo dell’associazione, per ragioni economiche; per realizzare iniziative culturali e progetti validi, innovativi. Una buona organizzazione, fiducia reciproca e chiara distribuzione dei compiti sono elementi indispensabili al proseguimento del percorso dell’Alef che ha una sua specificità nello scenario dell’associazionismo femminile e femminista non solo italiano".





AUGURI MARISA !!!

Le socie di ALEf formulano affettuosi Auguri e si stringono intorno a Marisa Cinciari Rodano che compie 100 anni!

Roma, 21 gennaio 2021

Deputata, senatrice, parlamentare europea, Marisa è stata la prima donna italiana ad essere eletta vicepresidente della Camera dei Deputati dal 1963 al 1968. Partigiana, attivamente impegnata nella lotta di Resistenza romana contro l'occupazione nazifascista della Capitale, nel settembre del 1944, dopo la Liberazione, è stata tra le fondatrici dell'Unione Donne Italiane UDI, e presidente dal 1956 al 1960. Da parlamentare europea è stata componente della Commissione ad hoc sulla con dizione della donna, vicepresidente e relatrice generale della commissione d'inchiesta del Parlamento europeo sulla " Situazione della donna in Europa" e vicepresidente della Commissione dei Diritti delle Donne. Ha rappresentato il Parlamento europeo alle Conferenze sulla Donna dell'ONU di Nairobi 1985 e Pechino 1995, e della Commissione per ,lo Status delle Donne dellìONU, New Yrok 1996-2000. L'8 Marzo 2013 ha ricevuto la laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione dell'Università di Cassino e Lazio Meridionale. 

 


Diritto alla scuola
LETTERA APERTA ALLA MINISTRA DELL'ISTRUZIONE LUCIA AZZOLINA

Roma, 3 aprile 2020


Gentile Ministra Lucia Azzolina,

ad Ella non sfugge che la scuola, per bambine e bambini, è il primo luogo strutturato di relazioni con altri al di fuori da quelle familiari, con regole implicite ed esplicite da seguire nei confronti di compagne e compagni, di maestre e maestri e di tutto ciò che ruota intono a quell’universo che rappresenta una realtà composita di quanto avviene nel mondo.Una palestra di democrazia partecipata per tutti i giovani di qualsiasi fascia d’età.L’istruzione e l’educazione rappresentano un’autentica matrice dei comportamenti dell’essere umano, del tessuto relazionale che forma la società. E’ nella scuola che s’incontrano le femmine ed i maschi, che si incrociano per la prima volta sia il corpo del diverso che altre realtà culturali.
Qui, gentile Ministra, si gioca una grande scommessa: l’educazione alla differenza ed al rispetto dell’altro da sé chiunque esso sia, all’accoglienza. Un’ esperienza dove i rapporti interpersonali di potere e proiettivi con i coetanei e con gli adulti che hanno ruoli, funzioni, competenze diversificate vengono vissuti ed agiti soprattutto attraverso sentimenti, emozioni, desideri, passioni, acquisizione e rielaborazione di saperi; dove inizia a consolidarsi giorno dopo giorno, utilizzando strategie cognitive, l’affermazione del sé profondo, l’autostima, l’assertività.
Tutto questo avviene in modo prioritario, oso dire esclusivo, in presenza e non attraverso uno schermo in condizioni di isolamento: singoli studenti e docenti possono aver curato la propria immagine solo dalla …. cintola in su!!! Gli altri protagonisti: bidelli, assistenti di laboratori vari, personale di segreteria, dirigenti, esperti, l’insieme dei discenti, dei docenti e anche delle famiglie ….. non compaiono, sono inesistenti.

La didattica è un’arte ed una scienza che si vive, pratica e condivide insieme agli altri e alle altre. La valutazione costituisce uno dei cardini: una miscela sapiente di analisi di tutte le prove oggettive oculatamente preparate e somministrate e di percezioni impalpabili filtrate dalla razionalità, dal rigore  intellettuale, professionale ed etico.Il piacere di vedere illuminarsi lo sguardo di una alleva o un allievo di fronte alla comprensione di un argomento trattato, qualunque esso sia, è una esperienza condivisa e irripetibile di crescita personale per tutti i presenti, nessuno escluso.Si acquisisce la consapevolezza di quanto sia importante la cultura e la scoperta dei tanti talenti che albergano in ciascuno di noi, dei nostri tesori interni che ci possono fare buona compagnia anche per superare la possibile angoscia, sempre in agguato, della solitudine.

E’ possibile conoscere e trasmettere una informazione in pochi secondi ma i tempi dell’insegnamento e dell’ apprendimento sono molto più lunghi, richiedono, fra l’altro, pazienza, attenzione, sviluppo di capacità critiche di analisi e di sintesi, rispetto delle peculiarità di ogni studente, disponibilità ad accogliere ed essere accolti, buoni rapporti interpersonali e di potere con tutti gli addetti alle istituzioni scolastiche e non solo. Questi tempi sono più simili a quelli delle funzioni dell’organismo umano, quindi si ritiene necessaria, imprescindibile la didattica permanente in presenza.Occorre sottolineare l’importanza incontrovertibile del rapporto affettivo e di fiducia fra discente e docente.

L’occasione di apprendere l’uno dall’altro. Molte volte si ha la grande fortuna di scoprire attitudini e qualità straordinarie, inaspettate.Per i giovani gli anni della scuola sono i più densi di cambiamenti fisici, emotivi, affettivi nella ricerca faticosa, a volte destabilizzante, della propria identità. Con tutte le conseguenza che questo comporta nel loro divenire adulti.Si può prevedere che l’autonomia scolastica differenziata, la diminuzione dell’insegnamento “in presenza” che prevede una sua specifica e insostituibile peculiarità, l’informatizzazione e la promozione capillare di corsi a pagamento, lascerà fuori molte scuole del territorio nazionale – a forma di stivale - penalizzando i più deboli, le classi meno abbienti che sono sempre più diffuse nel nostro Paese. Non possiamo né dobbiamo permettere che i bambini fin dall’asilo siano penalizzati per l’ombra oscura del profitto che si abbatte anche sulla scuola pubblica.Purtroppo si constata che in una società dove conta solo ciò che serve a breve termine, l’educazione e l’istruzione vengono considerate beni irrilevanti.

Mentre, ribadisco, la scuola pubblica che è lo spazio determinante in cui tali beni si realizzano, viene sempre più abbandonata, diventando così terreno di politiche subalterne ad altri obiettivi fra cui il profitto.Gentile Ministra Azzolina,nel porgerLe i miei più cordiali saluti, Le auguro veramente di cuore, buon lavoro per tutto il Bene che ho voluto ai miei moltissimi allieve/i ed alle tante e ai tanti giovani che stanno patendo per una lontananza forzata dalla scuola.

(Gabriella Anselmi)







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